Ho visto…
Che dentro a un vecchio monastero in San Vitale
Ci sta una clinica che sembra un ospedale,
Piena di giovani che attendono frementi
Di esercitare l’arte di sanare i denti
Mentre sono qui seduto e siamo in tanti da due ore ad aspettare
Perché stanotte ho avuto male ad un molare
Mi chiama un tipo un po’ distratto, mi mette in bocca uno specchietto
Mi fa una lastra di soppiatto, dà il suo verdetto e taglia corto:
E’un dente morto
Signore, lei ha proprio un dente morto
Io cado dalle nubi e son sconvolto
Che cosa posso fare, ho un dente morto
Mi han detto…
Che se davvero io non voglio più aver male
Di ogni radice devo chiudere il canale
Ma poi li vedo che si impegnano e si dannano
alla ricerca dei canali che non trovano
Ci provano per ore alternandosi e ho la bocca sganasciata
Sento la guancia come fosse una frittata
Vedo gli sguardi preoccupati e quegli occhioni un po’ sgranati
Poi passa il capo che sentenzia dicendo a me di tanto in tanto
Meglio un impianto
Mi dicono che è meglio far l’impianto
Vedrà che non le costerà poi tanto
Sarebbe certamente meglio l’impianto
Ma penso…
Che non lo so se ho fatto bene ad obbedire
Che questa storia non mi sembra mai finire
E la sorpresa un bel mattino di quella vite sul cuscino
E la risposta dei sapienti: vedrà, sapremo esser prudenti
Che delinquenti! Mi vogliono coprire tutti i denti
Li limano e non fanno complimenti
Mi lascian con un mutuo
Ma che fetenti!
Testo di Mauro Caldari
Musica estratta da “Dio è morto” dei Nomadi (1967, Columbia SCMQ 7046)
Tutti i brani appartenenti alla sezione “Scherzi musicali” comprendono adattamenti testuali di composizioni già pubblicate, che Mauro realizzava per divertimento e condivisione con gli amici, senza fini di lucro.